COPPA DEI CLUB MSP 2021

Ecco il TEAM della GANG che prenderà parte alla COPPA DEI CLUB MSP 2021.

FABIO DI BARTOLOMEO Capitano e direttore sportivo: è merito suo se la RPG ha il suo Team.

STEFANO IOZZO Presenza importante dentro e fuori dal campo.

ALESSANDRO FABIANO Lo "spagnolo" più famoso della GANG.

MAURIZIO TROIANI Mettigli una palla corta e vedrai...

MASSIMO RIBICHINI Lo stilista della GANG.

MATTIA PICARIELLO L'attuale N1 al mondo.

LORENZO DI CICCO L'attuale N2 al mondo.

MANCINI FABRIZIO MANCIO Il più forte giocatore dell'Est.

CLAUDIO CASAGRANDE Un buon DS si circonda sempre di persone di fiducia (vice porta birre).

GIANLUCA MUZI Difensore nato.

MARCO CECCONI Ruolo istituzionale.

VITTORIA MERCI Per la prima volta una donna giocherà per la GANG.

DILETTA MASI Per la prima volta una "seconda" donna giocherà per la GANG.

SERENA BIANCHI Per la prima volta una "terza" donna giocherà per la GANG.

LUCILLA ANTONELLI Per la prima volta una "quarta" donna giocherà per la GANG.

SABINA SPITALE Per la prima volta una "quinta" donna giocherà per la GANG.

ELISA BE.PADEL BELLITTO Per la prima volta una "sesta" donna giocherà per la GANG.

 

Si ringrazia il PADEL CLUB VIGNA FIORITA che ospiterà tutte le partite in casa del TEAM RPG
e si ringrazia lo sponsor BE.PADEL che accompagna da sempre tutte le iniziative della GANG.

IL CALENDARIO


RISULTATI QUARTA GIORNATA GIORNATA

19 APRILE 2021
Roma Padel Gang (RPG) 1 - 3 VS Joy Agentina

IL PUNTO DI STEFANO IOZZO

Analisi del più grande scrittore sul Padel amatoriale di sempre.

 

Dies Irae.
Siamo seduti tutti in circolo negli spogliatoi del Joy, oggi anche i protocolli anti Covid vengono meno.
Nessuno parla, solo uno può e deve parlare.
E parlerà.
Il Mister entra, sarà la luce che filtra dalla finestra alle sue spalle proiettando una lunga ombra sul pavimento, ma sembra alto due metri.
Si guarda intorno cercando qualcosa: in bocca l'immancabile pipa.
Afferra una vecchia sedia con la seduta di saggina, sembra valutarne la tenuta.
Si siede, si infila una mano nella tasca e tira fuori un foglio di carta sgualcito e ingiallito, lo apre rivelandone la vera grandezza.
È la prima pagina di un giornale. È la prima pagina dell'Equipe: la foto del Campionissimo, Fausto Coppi, troneggia al centro.
Il Mister si schiarisce la voce: come guidati da una forza sovrannaturale ci prendiamo istintivamente tutti per mano.
Inizia la lettura, i suoi occhi passano dal foglio a noi durante tutta il tempo: probabilmente lo sa a memoria.
«Nella poltiglia del Maddalena, ho visto Coppi venire via dagli altri. Sfangava, quasi sollevando la bicicletta. Lo accompagnai fino a un paesino francese, mi pare Barcelonette. Lo lasciai andare. Entrai in una trattoria. Ordinai un pasto completo, dagli antipasti al caffè. Mangiai con tempi da buongustaio. Fumai una sigaretta. Chiesi il conto. Pagai. Uscii... Stava passando il secondo. - Pierre Chany, L’Equipe 11 giugno 1949.»
Ripiega il foglio in quattro con attenzione maniacale, lo ripone nella stessa tasca da dove lo aveva tirato fuori solo pochi minuti prima. Ci fissa negli occhi ad uno ad uno.
Non parla. Si alza nel silenzio assoluto, apre la porta ed esce lasciandoci di nuovo "soli".
Nessuno osa fiatare.
Chi potrebbe chiosare un discorso del genere del resto?
Sicuramente non noi, visto che il Mister lo ha letto in francese e non abbiamo capito un cazzo.
Dies Irae.
Quello che invece avevamo capito benissimo qualche ora prima era che, causa un nubifragio da tregenda, avremmo affrontato la squadra più forte del nostro girone a casa loro.
« ...va bene ragazzi andiamo a prenderli nella loro tana.»  
Così Mattia aveva commentato l'improvvisa inversione di campo e, quando gli avevamo fatto notare che, proprio lui, aveva auspicato il rinvio della gara in quanto doveva tenere un corso in qualità di istruttore alla stessa ora dell'incontro, aveva rincarato la dose: «se quei ragazzi vogliono vedere come si gioca a Padel che vengano oggi a vedermi distruggere il Joy.»
I suoi allievi non si sono presentati, poveri stolti, ma ad aspettarci in quell'estemporanea trasferta c'è il fior fiore della Gang venuto a fare il tifo: Massimo, Giammarco, Gigi, Simone, Damiano, Lorenzo, non hanno esitato un momento e si sono presentati nella tana del lupo, ma molti altri da casa aspettano aggiornamenti incollati ai cellulari.
E proprio davanti a loro, come a suggellare un patto di sangue, che il Mister dirama le formazioni:
Lollo e Mattia giocheranno il primo incontro contro la coppia più forte del Joy.
La tattica è chiara: perdere talmente male da compattare il resto della squadra.
Il piano è eseguito così alla perfezione e la sconfitta è così netta che  il resto del nostro team ora può anche entrare in campo per i restanti tre incontri, cadere faccia in avanti durante il sorteggio e avrà comunque fatto meglio dei nostri due stoici martiri.
Grazie Lollo.
Grazie Mattia.
1 a 0 Joy.
Nel secondo incontro maschile il Joy schiera Tom Hardy e Joel Edgerton ovvero i fratelli Conlon del film "Warrior".
Il Mister risponde con l'inedita coppia Mancio Maurizio: la disciplina di Maurizio e l'anarchismo di Mancio danno vita a uno spettacolo senza precedenti.
Per la prima volta nella storia Javert e Jean Valjeant si ritrovano dalla stessa parte della barricata.
Ci scusiamo più o meno dopo ogni quindici e, dopo due ore di battaglia e un doppio 76, portiamo a casa il match.
1 a 1
Come le Parche della mitologia romana, anche stavolta, saranno le  ragazze a tessere i fili del nostro destino.
Serena che, poco prima, incontrando per la prima volta il Presidente, lo ha liquidato con un: «...ah tu sei quello che fa le majette, pensavo avessi più capelli …»  non sembra, come sempre, incline all'indulgenza neanche nei confronti delle nostre avversarie. Diletta, da par suo, è venuta da Velletri con un solo obbiettivo: vincere al super tie-break del terzo set nella stessa maniera in cui era stata derubata una settimana prima a Casetta Bianca.
Anche stavolta tutto va secondo i piani: perdiamo apposta il primo set e vinciamo facilmente il secondo.
Il Mister, silenzioso fino a quel momento, chiama le ragazze a colloquio prima del decisivo ultimo atto.
Non esistono testimoni prossimi di quello che da molti è stato ribattezzato come un novello "discorso della montagna", quello che tutti sappiamo è che le nostre due ragazze, nonostante la conseguente disfatta del super tie-break, presto avranno un nuovo tatuaggio sulla loro pelle e così, anche noi, potremo finalmente conoscere quelle illuminanti parole.
2 a 1 Joy
Sarà il misto a decidere se usciremo invitti da quel catino infernale.
Sabina e Ale Fabiano portano sulle loro spalle l'indicibile peso dell'ineluttabile.
Stavolta non ci sono canovacci da seguire, ne piani a cui attenersi, bisogna solo dare tutto.
E tutto porta ancora una volta ad un decisivo quanto crudele super tie-break.
Nessuno dei quattro giocatori in campo sembra cedere di un millimetro, il punteggio segue i servizi fino ad un errore dei nostri avversari che ci porta avanti di un mini-break.
Sabina serve sul 9 a 8 per noi: la vittoria è a un punto.
La prima palla della nostra compagna non sembra risentire dell'importanza del momento ed esce sibilando dalla racchetta: ad impattare dall'altra parte della rete, come richiede il punteggio, è l'uomo.
Un missile ad altezza sterno costringe Sabina ad una volée  impossibile: 9 pari.
I seguenti due punti seguono lo stesso copione: due bordate sulla nostra compagna.
Probabilmente la desuetudine a giocare davanti ad un così nutrito pubblico e, soprattutto, per traguardi così prestigiosi ha fatto si che il nostro avversario perdesse di vista la cavalleria.
Sarà la storia a giudicarlo.
Quello che la storia ha già deciso è che sarà il Joy a passare il turno: complimenti ragazzi, da adesso in poi faremo il tifo per voi.
Per noi inizia un'altra avventura e il sorriso del Mister, per la prima volta dopo quattro incontri, è lì a testimoniarci che ci saranno altri avversari e altre battaglie ma la nostra guerra, qualunque essa sia stata, l'abbiamo già vinta.
Come sempre: Avanti Gang!

RISULTATI TERZA GIORNATA

10 APRILE 2021
Casetta Bianca VS Roma Padel Gang (RPG) 1 - 3

IL PUNTO DI STEFANO IOZZO

Analisi del più grande scrittore sul Padel amatoriale di sempre.

 

La sveglia era impostata alle 5.30, ma non c'è stato bisogno di farla suonare.
Chi dorme prima di una trasferta a Casetta Bianca? Di certo non il Mister  che mi aspetta sotto casa dove probabilmente ha passato lì tutta la notte, chissà.
L'appuntamento con il resto della squadra è al Bowling di Ciampino dove a salutarci, oltre al solito Lorenzo, sono presenti tutti i vertici della Gang, a cominciare dal Presidente che non potrà essere della trasferta in quanto, come la stragrande maggioranza dei potenti della terra, ha un volo nel pomeriggio destinazione Londra per l'ultimo saluto al  Principe Filippo Duca di Edimburgo.
Purtroppo non sarà l'unica assenza della giornata: torneo infatti stregato per Maurizio che, causa rivolta nelle Banlieue di Roma Est, è stato richiamato in servizio.
Assente anche Fabrizio Mancio, voci di corridoio dicono che si troverà dall'altra parte delle barricate: l'est è pur sempre affar suo.
Non andiamo meglio nel femminile dove la punta di diamante della nostra squadra, Vittoria, è stata arrestata per bracconaggio e sarà out per tutto il proseguo della competizione, la nipote Lucilla è rimasta al suo capezzale. Anche Elisa ha dato forfait all'ultimo momento causa improvvisa comunione del figlio.
Per fortuna recuperiamo Ale Fabian neo papà la cui bambina proprio in mattinata ha detto la sua prima parola: Gang.
Inseriamo nella ciurma anche Gianluca che insieme a Max forma il duo il cui nome ormai è diventato leggenda nel padel: i Diòscuri.
E proprio i Diòscuri saranno il pretesto per la prima grande sorpresa di giornata.
Il Mister infatti una volta raggiunto il campo decide di scoppiarli tra lo stupore generale, e se Lollo e Mattia comprendono la portata della notizia solo dopo essere andati su Wikipedia a leggere chi fossero i Diòscuri, Serena volta le spalle al Mister in un gesto di palese disapprovazione. Ma non si diventa Mister per caso, e di certo non ci si resta caldeggiando l'insubordinazione: «Invece di fare quella faccia dov'eri quando i tuoi fratelli e le tue sorelle si facevano massacrare a Nettuno?». Alea iacta est.
Serena si volta in un lampo e con un gesto fulmineo punta la racchetta da padel alla gola del Mister «Sono sempre meglio di lei, porco irlandese puzzolente!».
Il tempo si ferma. Nessuno osa parlare. Mattia è scalzo.
Un sorriso sghembo increspa il volto del Mister: «...adesso iniziamo a ragionare...filate in campo, tutti!».
Ora siamo pronti alla guerra.
Gianluca e Ale Fabian non giocano semplicemente a padel, ne riscrivono le geometrie: il 62 63 non è un punteggio ma la radice quadrata della perfezione.
Sull'altro campo Lollo si trova davanti un gigante alto due metri che lo guarda dall'alto al basso, il nostro non sembra impressionato: «mi piacciono quelli grandi e grossi come te, perché quando cadono fanno tanto rumore».
Il rumore si è sentito forte e chiaro fino al Joy: due set a zero per noi.
Il misto vede Sabina esordire al fianco di Max: uno punge come un ape l'altra vola come una farfalla, la coppia avversaria  finisce KO tecnico come Sonny Linston nel 1964.
Siamo tre a zero e manca solo il doppio femminile.
Diletta si è presentata al campo con Libertango di Astor Piazzolla nelle cuffie, Serena ha lo sguardo omicida.
Il primo set è un eccesso di furia che paghiamo a caro prezzo. il Mister ora sa che è il momento della calma, le sue parole sono un capolavoro di strategia  «in difesa arocchemose, in attacco sparpaiemose».
Vinciamo il secondo set in una amen, Mattia a bordo campo esulta come se avesse fatto lui il set point: «avevo lasciato i panni stesi in balcone e se pioveva me toccava sta vestito così fino a lunedì», confesserà in seguito durante il viaggio di ritorno a chi gli chiedeva il motivo di quella scomposta esultanza.
Si va al Supertiebreak.
Nessuna delle quattro ragazze molla un centimetro: 10 pari servizio Casetta Bianca, punto per loro.
Le nostre avversarie si abbracciano ed esultano in mezzo al campo, tutti noi intorno restiamo attoniti: cosa sta succedendo?.
Dagli spalti una figura si avvicina alla nostra squadra, è un ex tennista grande appassionato di padel, ci fa i complimenti per le ottime prestazioni  e ci punzecchia dicendo che se avesse giocato lui probabilmente il punteggio sarebbe stato un altro, ma non è questo che ci interessa.
«Perché abbiamo perso se stiamo 11 a 10?» chiede una sbigottita Diletta.
Il tizio snocciola a memoria il regolamento che, in effetti, prevede una sorta di sudden death sul 10 pari.
La delusione è palpabile, qualcuno nel gruppo evoca una dannunziana vittoria mutilata.
Il Mister è l'unico che non sembra preoccupato, Casetta bianca è ormai alle sue spalle, così come il Nettuno e l'Aurelia Padel.
Il suo sguardo non si volta indietro quello che doveva accadere è accaduto e non conta più, ora conta solo ciò  che ancora deve succedere, e deve succedere una cosa soltanto: vincere il 18 aprile contro il Joy.
Non giocheremo in otto quel giorno ma in centododici: 112 come il numero che dovranno chiamare i nostri avversari tra otto fottutissimi giorni.

RISULTATI SECONDA GIORNATA

14 MARZO 2021
Break Point Nettuno VS Roma Padel Gang (RPG) 4 - 0

IL PUNTO DI STEFANO IOZZO

Analisi del più grande scrittore sul Padel amatoriale di sempre.

"..tre parole spaventano un tifoso: Manchester United in trasferta". 
Noi rispetto ad Elijah Wood nel film Hooligan non stiamo andando all'Old Traffoord ma la sensazione è la stessa...per fortuna  abbiamo il supporto di Lorenzo Lisi che da solo porta sulle spalle il peso dei cento ragazzi della Gang che da casa stanno tifando per noi.
Così, affamati e soverchiati nel numero, ci rechiamo a Nettuno per sfidare una delle squadre più forti del torneo nella sua tana. Stavolta le assenze nelle nostre fila sono davvero troppe.
Maurizio non è potuto venire perché deve finire le ultime tre puntate della serie tv  Bridgerton; Mattia ha un'altra partita più importante a cui pensare, quella di grondaie di rame che un suo cugino ha "smontato" a un consorzio di bifamiliari a Cecchina;  Ale Fabiano, neo papà, gioca solo tre partite al giorno ma rigorosamente di mattina; Gianluca Muzi è un avventista del settimo giorno e la domenica non si fa neanche la barba; Claudio Casagrande è rimasto da "Romolo al Porto".
Tra le ragazze va ancora peggio.
Vittoria ha una battuta di caccia al cinghiale, hobby che, a detta sua, la rilassa; Serena con un SMS ci avvisato che, nonostante enormi sforzi, non ce la farà ad essere dei nostri «Buona Pasqua.»; Elisa e Sabina sono già occupate in un altro torneo la cui prima moneta è una fiala di vaccino Astra Zeneca lotto ABV5811: troppo per rinunciarci.
Con due sole donne a disposizione il Mister decide di mollare il misto e schierare l'esperienza di Diletta a fianco della freschezza atletica della diciassettenne Lucilla. Il risultato è qualcosa di simile a Roma Manchester e l'ultimo episodio di Game of Thrones messi assieme. 
Abbiamo giocato un solo incontro e siamo già sotto 2 a 0.
Mancano i due maschili per cercare di uscire da quel catino infernale con un pareggio. Il Mister ha studiato tutto nei minimi dettagli e all'annuncio della formazione nessuno batte ciglio: «quello piccoletto e coso  faranno primo doppio maschile, quello che vende le majette e quello con la fisarmonica il secondo doppio maschile».
Il "piccoletto",  Lollo, e "coso" , Max,  partono male .
Il break a freddo è fatale e gli costa il set.
Il secondo lo giocano da poeti guerrieri ma il tie break non gli sorride.
3 a 0 Nettuno.
Non resta che affidarsi al Presidente (quello che vende magliette) e Mancio (quello con la fisarmonica).
I loro avversari sono la coppia più forte del Nettuno, l'impresa è al limite delle possibilità umane e, infatti, in un amen vanno sotto 5 a 1.
Ma non si è Presidenti per caso e, soprattutto, non si è trascorsa l'infanzia allenandosi nei boschi dell'Istria facendo battimuro dentro una foiba per poi uscire umiliati su un campo da Padel di Nettuno.
E così Mancio sveste i panni del giocatore per indossare quelli a lui più consoni dell'incantatore di serpenti. Dal suo braccio non escono più vibore ma, per consonanza, vibrazioni degne della chitarra diabolica del suo avo Django Reinhardt: la leggendaria "Nuages" porta tra le nuvole gli spettatori attoniti non possono fare altro che ammirare il talento incarnato.
Poco importa se al tie break i nostri soccomberanno per sfortuna e, ancora meno, se il secondo set avrà solo il compito di certificare il 4 a 0 per il Nettuno.
Nessuno dei presenti dimenticherà quel quarto d'ora in cui il Padel si è tramutato in musica.
Torniamo a casa  umiliati e offesi, in auto il silenzio è pesante. Ognuno di noi sa di aver deluso i propri compagni e tutti i membri della Gang.
Il Mister guarda fuori dal finestrino: il Cimitero Americano di Nettuno altro non è che una scia bianca di croci.
Una strana smorfia gli increspa il viso «...ragazzi la giornata di oggi non può essere la nostra The Final Cut».
Il riferimento è chiaro, abbiamo perso una battaglia ma la guerra non è ancora finita.
Dalla radio la voce di Roger Waters ci domanda stridula: are you having a nice time?
Il Presidente mi guarda con aria smarrita «...ao io non c'ho capito un cazzo»... Non ti preoccupare Presidente...non ti preoccupare...

 


RISULTATI PRIMA GIORNATA

07 MARZO 2021
Roma Padel Gang (RPG) VS Aurelia Padel Red 4 - 0

IL PUNTO DI STEFANO IOZZO

Analisi del più grande scrittore sul Padel amatoriale di sempre.

Il cielo minaccia pioggia, il campo è umido, la palla rimbalza male: non possiamo perdere.

Siamo una squadra solida, ci conosciamo da anni, molto spesso rivali ma oggi indossiamo tutti la stessa maglia: la maglia della Gang.
Il mister fiuta l' aria, è nervoso nonostante sia arrivato martedì al campo ancora non la smette di misurarlo passo passo.
Alla fine trova per terra due euro: il suo volto si distende in un sorriso. Arriva la prima delle ragazze che farà parte del nostro Team, dopo un breve saluto siamo già in campo a palleggiare.
Vittoria sarà la mia compagna nel misto: dobbiamo trovare l'intesa il prima possibile.
"Corri!" "Apri troppo!" "Era tua!" "Svejaaaaaaa" "Moviteeeee".
I primo tre scambi mi fanno capire che la giornata sarà lunga.
Nel frattempo arrivano le altre due, magari saranno più indulgenti.
Vado verso di loro per presentarmi.
-Ciao tu devi essere Serena piac...
-Levati dal cazzo imbecille, Diletta andiamo che tra venti minuti ho una cresima.
Diciannove minuti dopo la partita è finita: 61 63.
Macchine da guerra.

Nel mentre è iniziato anche il primo singolare maschile, mandiamo in campo i nostri due giocatori migliori: Lollo e Mattia.
Guardo il Mister che mi sorride laconico.
-E' fatta, Mattia è venuto persino con la racchetta.
Mi bisbiglia soddisfatto.
In effetti la partita non ha storia.
I nostri avversari, l'Aurelia Padel, schierano nel primo singolare Colapesce e Di Martino: i due ragazzi reduci dal successo Sanremese vengono asfaltati dalle scorribande di Lollo e Mattia.
il risultato non lascia repliche: 63 63.

Dei quattro punti a disposizione due sono in cascina, ma non bastano.
Siamo in un girone di ferro e non possiamo permetterci cali.
È il mio momento: il misto.
Psicologicamente è l'incontro più complesso perché entrano in campo fattori come la sportività e il fair-play, ingredienti che abbiamo in abbondanza.
-A coso faje un buco in petto a quella così sa ndo'mette le palline che è venuta coi pantaloni senza tasche.
Vittoria si rivolge a me citando De Coubertin a memoria.
I primi sei game volano via senza break.
Incrocio lo sguardo di Lollo che si è appena tolto le ciaspole con le quali ha fatto novantaquattro giri di campo come defaticante: leggo il suo labiale.
-Mattia non magna da venerdì, sbrigate.
È il segnale.
Nove game a zero per noi: 63 60.
Vittoria finalmente si rilassa anche perché le ho promesso che che finita la partita la porterò al poligono a sparare.
Manca solo una partita e sarà trionfo.
Se Lollo e Mattia sono i più forti, Max e Mancio sono i più talentuosi.
Quello che esce dalle loro racchette non è Padel ma l'eco del millenario andirivieni di saltimbanchi che dalla Sublime Porta attraversavano i Balcani per cercare fortuna nelle corti d'Occidente.
61 il primo.
Guardo il Mister che ormai dorme il sonno dei giusti, tutto ormai è scritto e poco importa se servirà un tie break per chiudere la tenzone.

È finita, ci troviamo tutti a centro campo ad abbracciarci, anche Sabina, Lucilla ed Elisa, le ragazze che non hanno giocato, partecipano alla festa, saranno fondamentali per il proseguo del torneo, lo sanno loro e lo sa il mister che è l'unico che non festeggia.
Tutti sappiamo quello che sta pensando perché è quello che pensiamo tutti divorando i giorni con il pensiero: "la Primavera tarda ad arrivare" cantava Battiato.